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venerdì 20 novembre 2015

IL POTERE DEI FERMENTATI

Sin dall'antichità l’uomo si era accorto che era possibile conservare meglio il cibo e sviluppare consistenze e sapori diversi utilizzando la tecnica della fermentazione. Nelle varie culture venivano fermentati vari tipi di alimenti: in Messico si mangiava il mais, nei paesi nordici i crauti, in Giappone la soia, in Oriente il pesce, in Russia una bevanda di segale. 
In Oriente i cibi fermentati erano e sono ancora considerati una vera e propria medicina per l’organismo.
Nell'attuale alimentazione moderna questi cibi sono praticamente scomparsi, lasciando il posto ad alimenti sterilizzati e pastorizzati. 

Gli alimenti fermentati che hanno resistito negli anni e che ancora si possono trovare sulle nostre tavole sono:
vino, birra, aceto, i crauti (che non andrebbero però cotti), le olive, il pane a lievitazione naturale, lo yogurt.

Non ci avevate mai pensato prima vero? ^_^

I BENEFICI

La fermentazione, oltre a conservare i cibi, ha la caratteristica di rendere l’alimento più ricco di enzimi, di vitamine (in particolare la C e il gruppo B), antiossidanti, acido lattico e fermenti lattici vivi: i lattobacilli. 
Queste sostanze svolgono un’azione rivitalizzante sulla flora intestinale, controllano inoltre la putrefazione e la proliferazione di batteri cattivi. 
I fermenti hanno un potere disinfettante, digestivo, disintossicante, agiscono sulla microcircolazione, contribuiscono a riequilibrare alcune problematiche della pelle, sono utili in caso di infiammazioni, allergie , micosi e candidosi.
Nel nostro intestino esiste un vero e proprio esercito formato da più di 400 tipi di batteri, questi formano sulle mucose una fitta barriera che impedisce l’entrata di sostanze dannose e patogene e regolano, trasformano, sintetizzano l’assorbimento di molti nutrienti, hanno inoltre un’azione stimolante nella produzione di anticorpi.
Questo dovrebbe farci riflettere su quanto sia importante la buona salute della nostra flora batterica!

Secondo gli studiosi, gli enzimi sono la chiave per avere e mantenere una buona salute, tanto che sono ritenuti indispensabili sia per la digestione che per la cura e la prevenzione di moltissime malattie. 
Alcuni tra gli alimenti più ricchi di enzimi sono:
il kefir, lo yogurt non pastorizzato, tutti i vegetali fermentati con il sale, il miso, il tempeh, la papaya, il mango, il kombucha (una bevanda fermentata di origine cinese).

Ogni persona ha una diversa flora intestinale e la sua composizione può essere influenzata da vari fattori come stress, antibiotici, fumo, alcol, dieta ecc.. un’alimentazione che comprenda due piccole porzioni di cibi fermentati al giorno può già essere un buon modo per rendere più sano il nostro intestino. 
Un po' di verdure fermentate a fine pasto aiutano la digestione e preparano l'organismo al sonno, grazie all'azione delle potenziate vitamine del gruppo B, in particolare la B6.

SCEGLI COSA E COME

Fermentare le verdure e conservarle in una soluzione liquida migliora il loro profilo nutrizionale e come risultato finale si ottiene un prodotto più saporito, croccante e delizioso rispetto a quello di partenza.
Il kimchi e i crauti sono varianti molto diffuse, ma quasi tutte le verdure possono fermentare se immerse in un liquido, spesso unendo del sale o aggiungendo un altro prodotto per avviare il processo. 
Le verdure fermentate si conservano per molti mesi, e permettono di gustare dei tipici piatti estivi tutto l'anno.
Le migliori verdure sono quelle di stagione e al culmine della maturazione, dalla consistenza e dal sapore ottimale: quelle a chilometro zero e se possibile biologiche. 
Si può fermentare una verdura alla volta, o confezionarne diversi tipi insieme per creare una deliziosa "insalata".
Le verdure che riescono meglio a fermentare sono: barbabietole rosse, cavoli cappucci, cetrioli, cipolle, rape, zucca.
Cetrioli. I cetrioli fermentati, sottaceto, sono un ottimo punto di partenza. Si possono confezionare da soli o con cipolle, carote e peperoni sottaceto. (Attenzione a non usare i cetrioli cerati. Per vedere se hanno subito questo trattamento, raschiarli con un'unghia. Chiedere al negoziante cetrioli da conservare sottaceto.) Veri e propri tesori d'acqua che fermentati diventano un prezioso rimedio diuretico e riequilibrante.
Cavoli. I cavoli fermentati diventano aspri e croccanti. Si utilizza la qualità CAPPUCCIO da cui si ricavano i crauti. E’ molto salutare per le insufficienze epatiche, la stitichezza, per il riequilibrio della pelle grassa e dell’acne.
Rappresentano la principale fonte di vitamine per le popolazioni nordiche. I Greci ed i Romani furono i primi a fermentare i cavoli, questo alimento non mancava mai durante gli spostamenti degli eserciti. Anche sulle navi che andarono alla scoperta dell’America, ce n’erano abbondanti scorte che servivano per contrastare lo scorbuto.
I crauti sono facilmente digeribili, i fermenti lattici che contengono rendono più digeribili sia i grassi che la cellulosa, sono disinfettanti del tratto intestinale e ricchi in zolfo, calcio, fosforo, rame, iodio che li rendono rimineralizzanti e ricostituenti. Sono inoltre alcalinizzanti e depurativi. S
alutari per le insufficienze epatiche, la stitichezza, per il riequilibrio della pelle grassa e dell’acne.

Peperoni. Possono essere fermentati da soli o assieme ad altre verdure per aggiungere un po' di piccante.
Fagiolini o asparagi. Sono una gradita delizia nei mesi invernali, quando è difficile trovare il gusto fresco dell'estate.
Barbabietola rossa. La fermentazione ne aumenta le proprietà remineralizzanti e ricostituenti. Sedativa e dunque adatta per i pasti serali degli ansiosi.
Cipolle. Alimento medicina, nella versione potenziata alla fermentazione diventa uno stimolante efficace di tutte le funzioni dell'organismo. Adatto in particolare ai diabetici e agli obesi.
Zucca. Cruda è sedativa, diuretica e lassativa. Fermentata ancora di più. 
Rape. Fermentate sono un ottimo rimedio diuretico adatto alla gotta e nell'obesità. 
Consumate durante i periodi di influenza, tosse, bronchiti, accelerano la guarigione. 

Abbiamo poi:

MISO. Si trova nei negozi di alimentazione naturale o macrobiotica e nelle erboristerie. 
Può essere a base di soia, orzo (attenzione contiene glutine), riso e si prepara facendo fermentare i legumi in acqua di sorgente e sale marino integrale.  Ricco di preziose proteine vegetali, sali minerali, 
enzimi, batteri, aminoacidi e carboidrati grassi è utile nelle infezioni. 
Protettore della flora intestinale. 
Usato da millenni nei paesi dell’estremo oriente, ne facevano largo impiego gli eserciti degli antichi samurai per la capacità di produrre energia muscolare e come riequilibratore del PH del sangue.
Alimento di fondamentale importanza nelle carestie, nelle malattie e nella convalescenza. Viene utilizzato anche in persone sottoposte a radioterapia o chemioterapia non solo per ripristinare la flora intestinale, ma anche per l’azione antinfiammatoria.
L’impiego tradizionale è nella zuppa, preparata con verdure miste e piccoli quantitativi di alghe. A fine cottura viene aggiunto il miso, un cucchiaino raso per quattro persone. 
La temperatura del brodo favorisce il risveglio di enzimi e batteri, preparando lo stomaco ad una migliore digestione dei cibi. 
Il miso non deve mai bollire. Può essere usato anche per insaporire salse o condimenti. 

Lo SHOYU e il TAMARI (senza gluitne).Sono una sorta di miso liquido. Ormai dilagano un po' in tutti i supermercati (per la tamari la si trova nei negozi biologici).Il loro uso è molto versatile e possono condire tutto. Vengono realizzati facendo fermentare la soia e il grano, in acqua di sorgente e sale marino. Può essere usato anche contro la depressione e la stanchezza fisica e mentale. 

L'AMASAKE. E' la fermentazione di riso dolce, morbido e gustoso ricco di vitamine. La fermentazione scinde gli amidi del cereale in dolcissimo maltosio, ottenendo una crema che può essere consumata al naturale o allungata con acqua. 
Il TEMPEH. Trattasi di soia fermentata e poi cotta. Anch'esso lo si trova nei biologici o nei supermercati ben forniti. Ottimo sostituto meno pubblicizzato del seitan con un'alta % di proteine vegetali. MA soprattutto è senza glutine!!!

Prugne Umeboshi. Sono in realtà albicocche che vengono messe a fermentare sotto sale con foglie di shiso, da qui la tipica colorazione rossiccia che le fa denominare prugne. Vengono usate per preparare salse, condimenti e bevande.

Ottime per problemi digestivi ed intestinali, per raffreddore, febbre, per tonificare fegato, reni e polmoni, sono alcalinizzanti ed antiacido, un pezzetto di prugna anche contro la nausea. 
Nella medicina tradizionale si utilizza l’ume insieme al tè bancha per alcalinizzare velocemente l’organismo
.
Kefir. Bevanda originaria del Caucaso, ricchissima di probiotici. A differenza dello yogurt è leggermente alcolica, perché la fermentazione viene fatta non solo da fermenti, ma anche da lieviti.
Il kefir viene preparato utilizzando latte di origine animale ma si può fare anche con acqua, zucchero, limone e fichi secchi, per renderlo più piacevole, si può aggiungere latte di cocco.
Contiene vit.B 12, folati, vit.K, vit.A, vit.D, enzimi, aminoacidi, calcio, magnesio, biotina. 
Tutti questi elementi lo rendono importante per mantenere un sistema nervoso sano, per la prevenzione dell’osteoporosi e dell’aterosclerosi. 

Ottimo anche per chi soffre di colite poichè ne riduce l'infiammazione.


COME FERMENTARE "ARTIGIANALMENTE" IN CASA

Quando le verdure sono ricoperte da una soluzione liquida, i batteri naturali presenti cominciano a rompere la struttura cellulare nel processo di fermentazione. Le verdure fermentano in acqua, ma il loro gusto e la consistenza è migliore se si aggiunge il sale, che favorisce la crescita di batteri "buoni" e inibisce la crescita di batteri "cattivi.
La quantità approssimativa di sale da aggiungere è di 3 cucchiai per 2,5 chili di verdure. 
Meno sale si aggiunge più velocemente fermentano le verdure. Se si aggiunge più sale il processo è più lento.
Se non si  vuole aggiungere molto sale, si possono usare dei microrganismi  o dei lieviti per innescare la fermentazione che aiutano a sviluppare i batteri buoni e a soffocare la crescita di quelli cattivi. Si possono aggiungere ad esempio grani di kefir, o un lievito secco e ridurre la quantità di sale. Da considerare però che se usano solo dei lieviti, senza alcuna aggiunta di sale, le verdure diventeranno meno croccanti.

Per la fermentazione occorre pulire in maniera accurata le verdure scelte. 
Affettarle finemente e asciugarle poi iniziare gli strati (circa 2 cm di verdura) nel contenitore capiente scelto e metter sale per ogni strato. Continuare a riempire il contenitore, sempre con due centimetri di verdura alla volta e un pizzico di sale. 

 - E' importante scegliere dei materiali che non disperdono le sostanze e il liquido. Quelli in ceramica e vetro sono i migliori; evita quelli in metallo o plastica. - 
Durante questa operazione premere ben bene, in quanto la fermentazione deve avvenire in mancanza di ossigeno, sia per potenziare le proprietà salutari delle verdure, che quelle di sapore. 
Alla fine riempito totalmente il contenitore, mettete un peso sopra in modo da coprire tutta la superficie del recipiente.

Tenete in un locale non troppo freddo e non troppo caldo (circa 15°). 
Dopo 24 ore togliete la schiuma e mescolate bene. 
Ripetete l'operazione per al massimo 4 giorni fino a quando, non si formerà più la schiuma. 
Le verdure possono fermentare fino anche a 18 giorni. Il loro sapore cambia quindi consiglio di assaggiarle quotidianamente fino ad ottenere il gusto che vi piace o che cercate.Travasate poi in vasetti di vetro chiusi e teneteli in frigorifero. 


QUALCHE RICETTINA

CETRIOLI IN SALAMOIA
(questa è la più semplice e veloce)


cetrioli
1 cucchiaio di semi di senape
1 cucchiaino di pepe in grani
1 cucchiaio di sale dell'Himalaya
barba di finocchio 

acqua

Tagliate i cetrioli come preferite. Metteteli in un vaso e aggiungete i semi di senape, pepe,sale e il finocchietto. Massaggiate il sale fino a quando i cetrioli iniziano a rilasciare il loro liquido. Aggiungete acqua sufficiente a coprirli. Mettete un peso in modo che non salgano in superficie e poi coprite con un panno in modo che possano respirare e lasciare a temperatura ambiente per un paio di giorni. Lasciate a temperatura ambiente finché non raggiungono il sapore che più vi aggrada e poi conservate il tutto in vasetti di vetro ermetici in frigo.


GIARDINIERA MISTA

verdure miste: carote, cavolfiore, cavolo cappuccio, sedano, pomodori verdi, peperoncini verdi o rossi, topinambur, aglio, rapa bianca, etc.
un cucchiaio colmo di sale grosso (marino integrale) per ogni litro d’acqua
aglio, alloro e pepe in grani a piacere

Lavare e tagliare le verdure come si preferisce e riporle in barattoli di vetro aggiungendo a piacere aglio e aromi.  Sciogliere in una pentola il sale marino integrale per litro d'acqua e portare ad ebollizione, lasciar raffreddare e versare sulle verdure fino a ricoprirle. Chiudere con un tappo in modo non ermetico. Lasciare riposare le verdure in un ambiente ventilato, senza troppo sole per circa 10 giorni (in terrazzo in estate è perfetto), i primi 4 giorni agitare il barattolo capovolgendolo almeno una volta al giorno finché non parte la fermentazione, oppure – ancor meglio – rovesciare in un contenitore il liquido e rimetterlo nel barattolo in modo da ossigenalo. A questo punto la giardiniera è pronta! Può essere conservata in frigorifero o in un ambiente a bassa temperatura.
immagine dimostrativa della rete

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